L’agricoltura cresce, è competitività, sostenibile e si difende dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e dagli effetti delle tensioni internazionali sui costi, se diventa 4.0. La tecnologia arriva in soccorso degli agricoltori toscani per aiutarli a produrre meglio riducendo gli sprechi e salvaguardando le risorse. La nuova frontiera è rappresentata da stazioni agrometeorologiche, impianti per l’irrigazione a goccia e sistemi innovativi per consumare meno acqua, trattori con guida automatica per lavorazioni più precise per tagliare i costi del carburante e migliorare la sicurezza del conducente, sensori, GPS, mappature satellitari, sistemi di analisi dei dati e supporto delle decisioni, APP per il controllo remoto con il cellulare per una gestione più razionale fino all’impiego di energie rinnovabili per risparmiare sulla bolletta elettrica e molto altro ancora.
Coldiretti Toscana saluta con grande soddisfazione l’annuncio da parte dell’assessorato all’agroalimentare del bando “Miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole” (in attuazione della misura 4.1.1 del PSR 2014-2022) che destina oltre 8 milioni all’agricoltura di precisione”. Coldiretti aveva presentato, in sede di discussione, una serie di osservazioni per andare a modificare quei criteri di selezione di accesso al bando che penalizzavano alcuni settori. “La nostra agricoltura resta competitiva se investe sulle nuove tecnologie. Il bando regionale va nella direzione che abbiamo auspicato: far si che le risorse a disposizione siamo accessibili al maggior numero di imprese e settori. E’ una forte spinta anche alla nascita di nuove imprese giovanili. – spiega Coldiretti Toscana – La tecnologia 4.0 è una risposta anche all’emergenza climatica e agli effetti della guerra sui costi di produzione. Siamo grati al vice presidente Stefania Saccardi e agli uffici regionali per aver avvolto le nostre osservazioni”.
La Toscana vuole restare al passo del resto del Paese dove il 60% degli agricoltori utilizza almeno una soluzione di agricoltura 4.0, il 4% rispetto al 2020, e oltre quattro su dieci ne utilizzano almeno due, in particolare software gestionali e sistemi di monitoraggio e controllo delle macchine. Il 26% delle aziende agricole prevede investimenti in questo ambito per il prossimo futuro. Ad aprire la strada all’agricoltura di precisione nella nostra regione è stato il progetto sperimentale “Go Tinia” di Coldiretti Toscana insieme ai partner del Gruppo Operativo Bonifiche Ferraresi, Università di Firenze ed azienda agricola Bemoccoli finanziato nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale. “L’impiego della tecnologia in campo – spiega Coldiretti Toscana – ha dimostrato in questo delicato momento della nostra storia, con le imprese strette tra la morsa insostenibile dei rincari dei costi di produzione e l’emergenza siccità, che si possono ridurre i costi correnti di concimi, carburanti, elettricità e al contempo evitare sprechi, preservare le risorse idriche e tutelare la fertilità dei terreni aumentando fino al 45% la redditività delle colture”. E’ questa la direzione che gli agricoltori toscani sono pronti ad imboccare.
La domanda di aiuto deve essere presentata, a partire dal 20 gennaio ed entro le ore 13 del 6 Marzo 2023, esclusivamente mediante procedura informatizzata impiegando la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’anagrafe regionale delle aziende agricole gestita da ARTEA, raggiungibile dal sito www.artea.toscana.it.
Iniziativa finanziata dalla sottomisura 1.2 nell’ambito del bando PS-GO 2017 del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Toscana (fondi FEASR)