Stazioni agrometeorologiche per consumare fino al 30% di risorsa idrica in meno collegate ad invasi e laghetti, trattori con guida automatica per lavorazioni più precise per tagliare i costi del carburante e migliorare la sicurezza del conducente, sensori, GPS, mappature satellitari, quantimetri ed APP per il controllo remoto con il cellulare per una gestione più razionale ed energie rinnovabili per risparmiare sulla bolletta elettrica. La tecnologica 4.0 arriva in soccorso degli agricoltori per aiutarli a far fronte ai cambiamenti climatici sempre più caratterizzati da periodi di lunga siccità e da eventi estremi (80 dal 2010 al 2020 in Toscana) ma anche ai rincari fuori controllo dei costi di produzione causati dalle tensioni internazionali schizzati mediamente a quasi 15 mila euro secondo il Crea.
Sono gli strumenti messi in campo dal progetto sperimentale “Go Tinia” di Coldiretti Toscana insieme ai partner del Gruppo Operativo Bonifiche Ferraresi, Università di Firenze ed azienda agricola Bemoccoli. Il progetto, finanziato nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, punta ad introdurre nelle aziende agricole toscane le più moderne ed innovative tecnologie con lo scopo creare i presupposti per un’agricoltura di precisione, più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. “L’impiego della tecnologia in campo sta dimostrando in questo delicato momento della nostra storia, con le imprese strette tra la morsa insostenibile dei rincari dei costi di produzione e l’emergenza siccità, che si possono ridurre i costi correnti di concimi, carburanti, elettricità e al contempo evitare sprechi, preservare le risorse idriche e tutelare la fertilità dei terreni aumentando fino al 45% la redditività delle colture. Non è fantascienza ma sono i primi risultati del progetto che stiamo sperimentando in un’azienda agricola della Valdichiana. I risultati sono sorprendenti. Non solo l’azienda è riuscita a far fronte alle fluttuazioni dei principali rincari come concimi e gasolio dovuti prima alle speculazioni internazionali e poi dalla guerra in Ucraina ma addirittura, in un contesto di siccità, a garantire una buona resa per ettaro attraverso una gestione agronomica moderna”.
Il parco macchine dell’azienda modello Bemoccoli è dotato di tecnologie 4.0 come ad esempio GPS, quantimetri e monitor che registrano e inviano i dati ad una piattaforma permettendo all’impresa agricola di creare delle mappe di prescrizione che vanno a comunicare alla macchina operatrice di turno le quantità di concime o seme da distribuire su ogni singolo punto del campo: “Tramite il supporto agronomico e della tecnologia l’agricoltore può fare la cosa giusta, al momento giusto, nel modo giusto e con le quantità giuste. Software e apparecchiature di facile utilizzo ci possono dire quanto concime o seme spandere in quella precisa particella per farla rendere al massimo tutelando la salute del suolo. – spiega Gabriele Dottori, tecnico di Bonifiche Ferraresi Spa – Così come possono guidarci nella programmazione colturale e quindi dirci il momento migliore per seminare o irrigare”.
Il progetto tiene conto anche dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze. L’azienda campione, oltre ad essere dotata di un invaso che gli permette di “immagazzinare” le acque piovane che verranno utilizzate per irrigare le colture estive, ha deciso di installare una stazione agro-metereologica, che attraverso una sonda che va a misurare l’umidità del terreno esplorato dalle radici della pianta suddiviso in tre strati gli permette di andare a risparmiare fino al 30% della risorsa idrica. “In questo modo l’azienda irriga solo quando serve e per il tempo necessario. – spiega ancora Dottori di Bonifiche Ferraresi Spa – L’utilizzo dell’acqua non si basa solo su una valutazione visiva ed immediata ma su parametri che tengono in considerazione l’umidità del terreno e le caratteristiche della coltura. Questo è un modello che può essere applicato a tutte le tipologie di aziende e di coltivazione che dimostra di ottimizzare al massimo lo sfruttamento delle risorse idriche”.
Iniziativa finanziata dalla sottomisura 1.2 nell’ambito del bando PS-GO 2017 del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Toscana (fondi FEASR)